Sei alla ricerca di un menu di Natale alternativo? Ecco dieci ricette di cui quasi tutti si dimenticano: fai questa prova
Si sta approssimando l’inizio ufficiale delle vacanze natalizie, e con esso le ansie e le paranoie di coloro che, nella sera della vigilia di Natale, o l’indomani in occasione del pranzo del 25, avranno casa invasa dagli ospiti.
La domanda che gli incaricati di organizzare un menu si pongono ogni anno è sempre la medesima: come riuscire a stupire gli invitati senza ripiegare sulle solite, ormai inflazionate pietanze che, da anni e anni, si servono per tradizione a Natale?
Se proseguirai con la lettura sarai felice di esserti imbattuto proprio in questo articolo. Comprenderai, infatti, come sia estremamente semplice proporre qualcosa di alternativo e squisito, se solo ci si arma di pazienza, ma soprattutto di una buona dose di fantasia.
Che si tratti di Natale, Santo Stefano o del giorno di Capodanno, la parola d’ordine, quando arrivano le festività, è una sola: cercare di stupire gli invitati ai nostri pranzi o alle nostre cene, lavorando di fantasia.
Le lenticchie, ad esempio, sono una ricetta che si può sfoderare a prescindere dal giorno canonico in cui, per tradizione, vengono consumate: il veglione di San Silvestro. Un buon piatto di lenticchie fumanti può infatti fungere da antipasto per un’eventuale pranzo di Natale o di Santo Stefano, anche se la tradizione vuole che esse vengano mangiate il 31 dicembre, allo scoccare della mezzanotte.
Stesso discorso per quanto riguarda il pesce, pietanza su cui, nella stragrande maggioranza delle case, si basa la cena della vigilia. Se desideri stupire i commensali e proporre loro dei piatti che non si aspettano minimamente, perché non strutturare un menu a base di pesce per la sera di Capodanno, o per la giornata di Santo Stefano?
Per il giorno di Natale, invece, non possiamo che consigliarti di andare sul sicuro. Iniziare con un antipasto a base di salumi e formaggi, magari scegliendo le varietà tipiche della zona, è sicuramente un ottimo modo per far colpo sugli ospiti.
Per tradizione, il pranzo di Natale dovrebbe poi proseguire con almeno due alternative di primo, tra cui non possiamo non annoverare gli immancabili tortellini. In brodo o nel sugo, questo formato di pasta ripieno di carne mette d’accordo tutti, grandi e bambini.
Come seconda portata, la tradizione di molte regioni d’Italia vuole che sia il bollito a seguire la pasta, mentre in altre zone è la carne arrosto a rappresentare la degna conclusione di un menu di carne. A seconda dei tuoi gusti e di quelli dei tuoi ospiti, valuta bene quale delle due alternative proporre.
Nessun menu di Natale o di Capodanno potrebbe dirsi completo senza il dolce. Parti, innanzitutto, col procurarti una vasta selezione di torroni, dal mandorlato a quello con pistacchio o nocciola, così da dare ai tuoi invitati più scelta possibile.
Non trascurare il panettone, il classico con uvetta e canditi, oppure quello al cioccolato. Sbizzarrisciti con il pandoro, valutando la possibilità di servirlo con una crema di accompagnamento: al gusto di vaniglia, chantilly, ma anche una gustosa (e tutt’altro che ipocalorica) crema al mascarpone.
Per concludere, non trascurare l’importanza dell’abbinamento con una buona bottiglia di spumante – meglio ancora se di Champagne francese -, e soprattutto con dei liquori tipici della tua zona che possano servire a concludere degnamente il menu delle feste.
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