Se pensiamo al mese di dicembre pensiamo immediatamente al Natale; ma, c’è una festa che arriva all’inizio e che è quella dell’Immacolata. Vediamo che cos’è e che cosa si cucina per l’occasione.
Secondo la tradizione cristiana, l’8 dicembre è la Festa dell’Immacolata Concezione e, di solito, si prende come riferimento questo giorno per fare tutti i preparativi e gli addobbi di Natale. C’è chi non vede l’ora per preparare l’albero in famiglia, chi non riesce ad attendere e lo realizza prima. Ad ogni modo, in questo articolo vedremo cos’è questa festa nello specifico e che cosa si cucina.
È inevitabile al giorno d’oggi trovare gli addobbi natalizi molto presto, soprattutto in alcuni negozi. Tuttavia, anche se diverse tradizioni si sono mescolate tra loro, noi faremo una distinzione oggi. Questo ci serve per capire meglio la tradizione cattolica che caratterizza questo giorno di festa.
Dicembre di festività: cos’è l’Immacolata Concezione
Dal momento che il 25 dicembre si festeggia la nascita di Gesù, si crede, di conseguenza, che l’8 dicembre sia la ricorrenza per festeggiare il suo concepimento. Questo non corrisponde, però, alla realtà e molto spesso si fa confusione. La verità è che l’8 dicembre si festeggia il concepimento di Maria stessa.
Secondo il cristianesimo, Maria è “senza macchia” da quando è stata concepita, al contrario di tutti gli altri esseri umani che sono macchiati dal peccato originale. Questo dogma fu stabilito nel 1854 da Papa Pio IX. Fu scelta come data l’8 dicembre perché cade esattamente 9 mesi prima il giorno della nascita di Maria, l’8 settembre.
Dunque, dal 1854 diversi Paesi cristiani come l’Italia, la Spagna, il Portogallo, moltissimi dell’America del Sud, hanno assunto questa festività come definitiva. Infatti, sui calendari è considerato giorno rosso.
Che cosa si cucina secondo la tradizione
L’Italia è un Paese che si divide in molte regioni e ognuna di queste ha le sue tradizioni culinarie e le sue specialità tipiche. Lo sappiamo tutti molto bene e ognuno di noi ha le sue preferenze. Adesso vi faremo una panoramica delle specialità di famose e che si sono radicate nel tempo. Ovviamente, non dovete mai esagerare per non andare incontro a effetti collaterali e rischiare di non dormire bene la notte.
Ad esempio, partendo dall’Emilia Romagna, possiamo dire che non possono assolutamente mancare i tortellini in brodo. Pasta rigorosamente fatta a mano con ripieno di carne unito al calore del brodo. In Veneto, invece, ci sono i bigoli in salsa. Si tratta di una pasta lunga, come gli spaghetti, con una salsa di cipolla e acciughe. La Lombardia non può fare a meno della famosa Cassoeula (taglio di maiale con verza) e il Piemonte ha la sua Bagna cauda. È perfetta per le giornate fredde perché è una salsa calda con acciughe, olio e aglio da servire con le verdure di stagione.
Crostini di fegatini per la Toscana come antipasto, carciofi alla romana per la regione Lazio. Questi sono, in particolare, dei carciofi ripieni con prezzemolo, aglio e mentuccia, cotti in acqua e olio. Campania e Puglia optano per dei dolcetti tipici e sono: nel primo caso gli struffoli, mentre nel secondo caso le cartellate.
Passiamo, infine, al sud dove troviamo in Calabria ciambelle fritte di patate, Cuddrurieddri, in Sardegna dolcetti fritti ripieni di formaggio, Sebadas. In Sicilia abbiamo una pizza morbida e spessa chiamata sfincione.
Che cosa ne pensate di tutte queste specialità? Qual è la vostra preferita? Sono tutte perfette da gustare in compagnia e in varie occasioni, magari anche mentre state aspettando l’annuncio dei cantanti in gara a Sanremo 2025.