Carlo Conti gela tutti e pone un veto sul Festival di Sanremo 2025: “Abbiamo deciso. Loro non ci saranno”
Un Festival di Sanremo, quello in programma per febbraio 2025, che si preannuncia ricco di sorprese. E il solo fatto che, dopo cinque lunghi anni, cambierà la conduzione del format è già una prima, grande scossa.
Carlo Conti, il cui ultimo Festival risale al 2017, tornerà alla guida della kermesse canora più seguita dopo il quinquennio Amadeus (difficilissimo da approcciare, specie in termini di ascolti).
Il direttore artistico, peraltro, ha già annunciato parecchie novità per l’edizione in arrivo, tra cui la scelta, comunicata di recente, di voler “aumentare il numero di canzoni, che non saranno più 24“, come previsto inizialmente.
Negli ultimi giorni, tra le altre cose, si era parlato anche di una possibile presenza sul palco dell’Ariston che, senza ombra di dubbio, avrebbe colpito nel segno il cuore del grande pubblico. Presenza che, però, il conduttore si è trovato costretto a smentire nel giro di breve tempo: “No, loro non ci saranno“.
Festival di Sanremo, Carlo Conti categorico su loro: “Non ci saranno”
Un anno speciale, il 2024, per moltissime trasmissioni di casa Rai. Mentre l’emittente statale festeggia i propri 70 anni, programmi come lo “Zecchino d’Oro” la seguono a ruota, spegnendo 67 candeline.
Partirà infatti il 29 novembre per terminare il 1° dicembre la 67esima edizione della gara canora che vede protagonisti i più piccoli. La finale, in programma nel tardo pomeriggio di domenica, dalle 17.20 alle 20 su Rai 1, sarà guidata proprio dal futuro conduttore del Festival di Sanremo.
Saranno 14 i brani in gara, alcuni recanti la firma di artisti come Johnson Righeira e Red Canzian, per un appuntamento che ha tutta l’intenzione di porre i bambini e le loro voci al centro della scena. Un evento così sentito che sono in parecchi a chiedersi se il direttore artistico di entrambe le competizioni canore, Carlo Conti, abbia intenzione di far salire il vincitore dello Zecchino d’Oro sul palco dell’Ariston.
Quando la domanda è stata posta direttamente al presentatore, quest’ultimo non ha mancato di replicare con ironia. “I due direttori si sono ovviamente consultati – ha risposto Conti, sebbene queste due figure, nel suddetto caso, coincidano -. Il direttore di Sanremo avrebbe anche voluto, ma quello dello Zecchino ritiene che la forza dei bambini risieda nel fatto che facciano i bambini“.
Tradotto: la canzone vincitrice dello Zecchino d’Oro non verrà replicata sul palco dell’Ariston, per decisione del conduttore stesso. Il quale, però, non ha completamente escluso la possibilità che, in un futuro, un concorrente della kermesse canora dei piccoli possa affacciarsi a quella degli adulti.
“I bambini dello Zecchino al Festival? Forse sì, quando cresceranno”
Secondo il direttore dello Zecchino d’Oro non sarebbe opportuno far salire un bambino sul palcoscenico del Festival di Sanremo. Perlomeno, non in questo momento. Quanto al futuro, Carlo Conti è stato chiaro rispetto a quello che potrebbe accadere ai giovanissimi concorrenti della kermesse canora giunta alla 67esima edizione.
“Nulla esclude che qualcuno di loro – ha concluso il conduttore -, crescendo, diventi un artista di successo e vada a cantare al Festival di Sanremo“. La possibilità di una fusione tra le due gare canore, dunque, è solamente rimandata.